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Combatti la nuova droga del secolo. Celebra l’amore.

L’amore ha perso.

Almeno per ora.

Per amore si vuole intendere la relazione amorosa tra due partner.

Divorzi, separazioni, madri single, vita mondana ed egoismo hanno preso il sopravvento.

Siamo nell’era della velocità, comunicazione digitale, lavoro ininterrotto, multitasking.

Oggi come non mai la carriera è al primo posto.

Vogliamo lasciare il segno, essere ricordati, fare la differenza, sbaragliare la concorrenza, e la scalata sociale.

Potere, soldi, successo. Essere riconosciuti.

Senza sapere che diventeremo tutti polvere.

Il nostro ricordo verrò cancellato dalla morte e dal tempo.

Memento Mori.

Perché affannarsi tanto, per uno scopo così egoistico?

Non dovremmo forse pensare al bene comune, della società, del prossimo, alla procreazione e salute globale?

Il declino delle relazioni: la crisi dei rapporti umani

L’amore, i rapporti veri, la ricerca di un partner sono stati sostituiti con la pornografia, il sesso, il piacere e godimento istantaneo.

Siamo già soddisfatti di quello che si vede online, l’eccitazione da corpi bellissimi e scene erotiche.

Non serve più procurarsi piacere nel corteggiare, amare, costruire un rapporto vero e duraturo.

Richiederebbe troppo tempo, sforzi, energia e passione.

Non c’è spazio per questo nella società della prestazione.

E non è un caso che il calo demografico e l’aumento dell’età media della popolazione siano ai massimi storici.

Non rimane energia vitale neanche per copulare, mettere al mondo figli e costruire una famiglia.

La fatica di quest’ultima lascia lo spazio ad un piacere più immediato e veloce, senza troppa fatica, come eccitarsi davanti a uno schermo, o una relazione fugace per andare a letto con la prima persona che capita.

La bassa libido e l’infertilità sono la punta dell’iceberg di questo problema.

Oggi l’atto rivoluzionario non è avere più relazioni amorose (es. poli-amore), successo a letto, diventare attraente o migliorare l’estetica. Né tanto meno essere i migliori nel lavoro.

La crisi dell’uomo o donna dopo i trent’anni è palese: ci si ritrova soli, in compagnia al massimo di un animale domestico, senza la caratura e il coraggio di una famiglia.

Trovare l’anima gemella, che ci completa, per costruire insieme un nido familiare su cui contare è piuttosto una vera ribellione, visto i canoni della società attuale.

Non stiamo che assurgendo al compito n.1 che madre natura ci ha assegnato: conservare la specie.

Non possiamo vivere all’infinito, e se vogliamo davvero lasciare traccia di noi, possiamo farlo trasmettendo le nostre informazioni genetiche alla prole.

Rinnegare la natura è un sacrilegio: anche se siamo la specie più intelligente non significa che non abbiamo delle necessità naturali e bisogni impellenti.

E’ vero bisogna distinguersi dagli animali, diventare edotti e acculturati, avere obiettivi e funzioni più alte del mangiare, procreare e riposarsi.

Tuttavia non possiamo cancellarli o sostituirli, cambiare orientamento sessuale perché va di moda, pensare solo al lavoro e ai soldi, alla fama e ai post su Instagram.

Così come all’allenamento, gare ed agonismo.

Lo sport non può sostituire bisogni e compiti naturali.

Il movimento ci è stato concesso e conservato per trovare un partner e il nutrimento necessario alla famiglia, non per esaurirci nella corsa inesauribile della competizione sportiva.

L’amore: l’atto di ribellione nella modernità

Tutti noi abbiamo bisogno d’amore, alla stregua dell’ossigeno acqua e cibo.

L’unione uomo-donna è sacra, ne hanno parlato per migliaia di anni filosofi, stoici, latini, poeti, romani, scrittori, ma anche biologi.

Senza riproduzione la specie infatti si estingue.

Questa unione è imprescindibile secondo natura; lo scrivo sulla base delle conoscenze di biologia.

Se abbiamo uno stile di vita e alimentare scadente, fumiamo e siamo sedentari è anche probabile che un giorno ci ritroveremo infertili, anche se vogliamo famiglia.

Incapaci di portare avanti la nostra stessa specie.

Infatti l’epigenetica, cioè le modifiche dell’espressione genica relative al nostro stile di vita, possono influenzare moto, numero e salute degli spermatozoi, ed anche degli ovociti.

Non esiste nessuna specie sul pianeta che non si riproduca, batteri e virus compresi. Ognuno a modo suo ovviamente (per esempio ermafroditi).

Il nostro compito è farlo attraverso lo spermatozoo che feconda l’ovocita femminile, e quindi tramite un partner di sesso opposto, funziona così.

Non dimentichiamoci la nostra funzione primaria: generare nuova vita.

Il resto viene dopo (per resto s’intendono tutti gli altri obiettivi che ci si può porre).

Per questo non possiamo sostituire la ricerca dell’anima gemella con il porno, i fisici di Instagram, le relazioni fugaci per il mero godimento.

In natura esiste la poligamia, è vero.

Nella società umana invece nessuna donna o uomo si sognerebbe di avere figli ovunque e un partner che si diverta in giro.

Anzi scommetto che è l’ultima cosa che si vorrebbe.

E se ci rendiamo conto poi di voler davvero un partner su cui contare e una famiglia, potrebbe essere troppo tardi.

Ci potremmo ritrovare stanchi, demotivati, con poca libido, in burnout, senza energia e magari in sovrappeso e poco attraenti.

Oppure infertili a causa degli stravizi.

Ho pensato quindi che l’atto più anticonvenzionale e d’amore per la nostra specie fosse coltivare una relazione amorosa.

Per questo dopo 12 anni di relazione stabile e fervente, ho chiesto alla mia compagna di diventare la mia futura moglie, per costruire la nostra famiglia e nido d’amore.

Ho deciso di farlo relativamente presto rispetto alla media e trend attuali della società occidentale, in cui ci si sposa tardi e si hanno figli anche a 40 anni ed oltre.

La mia compagna ha ventotto anni e io ne ho appena compiuti trenta nel momento in cui scrivo.

Avrei sicuramente potuto farlo prima, ma ancora non ero così consapevole di quanto fosse importante fare questo passo.

Oggi lucidamente posso dire che la proposta di matrimonio sia la scelta di cui vado fiero di più nella mia vita, e che la rifarei altre 1000 volte.

Ovviamente non è necessario sposarsi e organizzare un matrimonio.

Questa è solo una celebrazione, e nel mio caso festeggiare, fermarsi, godersi il momento presente è importante (ho scritto un articolo sull’importanza della festa, puoi leggerlo).

Qui nel video puoi vedere la mia proposta di matrimonio.

Tratto dal testo del post:

Ho deciso per la proposta dopo una dura cronoscalata di corsa per Sara, raggiungendo la cima in un faro sospeso tra il blu del mare e del cielo, a Maiorca, un luogo dove terra e acqua sembrano unirsi.

Amiamo la natura e lo sport, e questo scenario era perfetto.

Dopo più di 100 km in bici per me e 14 km di corsa per Sara, ci siamo trovati in vetta, pieni di adrenalina e gioia.

La fine della terraferma, l’inizio del mare e la vista dell’orizzonte rappresentano per me un nuovo mondo, scoperte, avventure, sfide e l’ignoto, entrando di fatto in un nuovo capitolo di vita. [..]

Trovare il proprio amore, l’anima gemella, l’altra metà che ci completa e pensare ad una famiglia significa ritornare alle origini, alla tradizione, e negare la logica della modernità occidentale.

Mettere in discussione la concezione del “prima la carriera e poi la famiglia.”

Significa aumentare il proprio senso civico e di aiuto per la comunità.

Nuove persone ne faranno parte.

Più siamo e più aiuto reciproco potremo dare.

La nostra genetica verrà trasmessa alle generazioni future.

Di fatto, se cerchi la longevità, è come rendersi immortali (sempre che i nostri figli decideranno di fare altrettanti figli).

Scegliere di mantenersi in salute è un atto di dovere e gentilezza verso i nostri figli, che erediteranno la nostra genetica.

La nuova droga del secolo: la dipendenza da pornografia

Si tratta al contrario di una società malata non solo a livello fisico, e i dati di incidenza e prevalenza delle malattie croniche lo testimoniano, ma anche e soprattutto mentale (ho scritto un articolo su come curare la mente).

Depressione, dipendenze, burnout e stress cronico.

Una società che chiamerei senza ombra di dubbio pornografica, che osanna e ostenta l’atto sessuale, senza rendersi conto di tradire sé stessa.

Ho letto un libro scientifico sui danni della pornografia sul cervello, la nuova droga del secolo, silente, nascosta, pronta a derubarci l’anima.

Il libro si chiama your brain on porn, e vi garantisco che i danni sono enormi.

E’ nata anche un’associazione non profit che parla anche delle testimonianze di chi ha subito più danni a causa del porno, e anche di persone sfruttate in questa industria del male.

Si chiama fight the new drug e conta più di 300 mila follower su Instagram.

Per fortuna esiste la possibilità di rebooting, cioè di rigenerazione dopo un certo periodo di astinenza dalla visione dei materiali pornografici.

E come può avvenire il recupero, secondo l’autore del libro Gary Wilson?

Tornando a trovare piacere nelle semplici cose, dalla visione di un tramonto, un abbraccio, una bella lettura, un allenamento e tanto altro (ho scritto un articolo completo su come diventare un minimalista).

La dipendenza dal sesso e pornografia infatti sfocia nella depressione e insoddisfazione, alle turbe mentali, in quanto le cose semplice cessano di gratificare, fino alla crisi del rapporto sessuale con il proprio partner (spesso senza saperne il perché).

Non è un caso che gli uomini esposti sin dalla giovane età alla pornografia soffrano di ED, disfunzione erettile.

L’eros è tutto fuorché la pornografia.

Dobbiamo avere il coraggio di mettere a nudo la realtà in cui viviamo.

L’eros e l’atto sessuale è la coronazione di un rapporto fatto di condivisione, ammirazione, comunione di interessi, passione e tanto altro.

Non può essere mercificato.

Ricordiamo la finalità: se vogliamo andare a letto con una persona dovremmo anche volere dei figli e una famiglia. E’ così che funziona in natura.

Tutto il resto è mercificazione del corpo e dell’anima.

Pensiamo al successo delle applicazioni di incontri online. Non sarebbe un male se finalizzate a trovare l’anima gemella, ma molto spesso sono impiegate per altri fini.

L’obiettivo è trovare la vera anima gemella, che crede nei nostri ideali (e noi nei suoi), che mette tutto in discussione, vuole una famiglia, una vita semplice e secondo natura.

Scegliete il partner anche in base alle sue abitudini. Fuma? Mangia male? Si droga? E’ sedentario/a?

Non sarebbe un male, anzi.

Sarà vostro compito compiere un’opera di persuasione e convincimento a cambiare rotta, con l’esempio e non tanto con le parole.

Se non funziona, sappiate che con questi comportamenti non salubri, a causa dei neuroni specchio e riprova sociale, finirà per influenzarci, in un modo o nell’altro, e ostacolarci nei nostri obiettivi di benessere.

L’amore è l’amore, è vero, ma bisogna valutare tante altre cose oltre l’innamoramento ed estetica. Nutrizione e stile di vita sono solo un esempio (carattere, attitudine, carisma etc).

L’imperatore romano Marco Aurelio Antonio, stoico e filosofo, ha compreso l’essenza di un rapporto amoroso vero, e per questo nei suoi scritti, come in Meditazioni, sprona a non cadere in tentazioni vane e forgiare famiglie valorose.

Durante i percorsi alimentari di alcune persone che seguo e ho seguito, è capitato che abbiano dovuto troncare relazioni, e anche matrimoni.

Una volta disintossicati dal cibo scadente, iniziato a fare sport con costanza, e cambiato stile di vita, di conseguenza la mente diveniva più lucida, e non volevano più adeguarsi al proprio partner.

Ovviamente non c’è bisogno di arrivare a tal punto, ma mettete in evidenza sin da subito il vostro impegno per il cibo sano e la vita naturale.

Mettere in evidenza significa dimostrarlo, non tanto imporlo con le opinioni.

Chi scegliete al vostro fianco si adeguerà e cambierà in meglio, se ci tiene davvero. Migliorerà lo stile alimentare e di vita di tutta la famiglia di conseguenza.

Non è un caso che spesso siano proprio coppie a rivolgersi a me, per paura che uno dei due rimanga indietro nella trasformazione delle proprie abitudini.

Il bene nel mondo passa dalla nostra salute.

Dalla nostra concezione dell’amore.

Dall’assurgere il compito divino della procreazione.

Tutto il resto non conta.

Combatti la nuova droga e sviluppa il tuo senso civico.

Dott. Samuele Valentini