Delegare a terzi la propria salute non è sempre la soluzione giusta.
Tutti siamo d’accordo sull’importanza del sistema sanitario e personale medico.
Per alcune malattie, infezioni, traumi e tanto altro rimane essenziale poter contare su un sistema sanitario funzionante ed efficiente. Lo stesso vale per incidenti di qualsiasi genere. Bisogna disporre di una medicina di pronto soccorso efficace e salva vita.
Per una semplice infezione o febbre potremmo lasciare questo mondo senza medici e ospedali.
E allora perché esordire scrivendo che non dovremmo delegare la nostra salute ad altri?
Perché esistono problemi di salute che sono totalmente o quasi prevenibili con lo stile di vita, una corretta alimentazione, adeguato tempo all’aperto e in natura, con le persone che contano per noi, al sole e facendo sport.
Può sembrare complesso aderire a questi principi di salute.
Tuttavia bisogna sottolineare che la mente tende quasi sempre a sovrastimare l’impegno e la fatica che servono per attivare una nuova abitudine e compito.
In questo caso prendersi cura a 360° della propria salute.
Una volta innescato il cambiamento e creato un sistema, diventa tutto più facile e replicabile.
Il miglioramento dello stile di vita e la rivoluzione della salute è impellente, altrimenti saremo costretti a delegarla a medici e sistema sanitario.
Possono farti sopravvivere ma non vivere a pieno.
La soluzione nel breve termine è l’uso di farmaci, ma alla lunga diventa un sistema dal quale è impossibile sfuggire. Curare il sintomo non ci insegna nulla, bisogna andare alla radice del problema.
Il problema è che non dedichiamo abbastanza tempo a noi stessi.
Alla spesa e scelta accurata del cibo di qualità, alla sua preparazione, allenamento e movimento, tempo all’aria aperta e con gli altri.
L’idea e il costrutto sociale di una carriera brillante, del lavoro 9-17 in azienda (altrimenti non si è considerati dei lavoratori), della massima produttività, e del guadagno ci tengono imprigionati in una routine omologante e obsoleta dal quale diventa impensabile sfuggire.
Una parte di noi vorrebbe cambiare stile di vita già a partire da domani, ma se non fissato come priorità passa in secondo piano, e poi fino all’ultimo.
E così diventiamo uomini e donne ammalati, non per forza fisicamente, anche a livello psicologico.
Viviamo per schemi alla stregua dei robot. Casa, lavoro, pulizie, figli e famiglia, e la giornata giunge al termine.
Non siamo progettati per vivere in questo modo, dentro quattro mura dell’azienda e domestiche.
Se non è ognuno di noi ad invertire la rotta, nessuno lo farà al posto nostro. Forse qualcuno lo dirà per te, o preparerà un programma accurato di nutrizione, integrazione, allenamento, personalizzato, il migliore possibile per il tuo cambiamento.
Ancora una volta potrebbe non bastare, il cambiamento deve essere innescato in tutte le parti del corpo, mente, spirito, intelletto, coscienza, anima e tutto quello che ci compone. Nella parte più profonda del nostro io, altrimenti continueremo a vivere la vita degli ultimi 5 anni anche per i prossimi 10, fino a diventare depressi, ansiosi, senza autostima, in sovrappeso, infelici, intrattabili.
Il deficit di salute interferirà su tutte le aree della nostra vita. La carenza dei principi di salute, sport, tempo libero e dell’aria aperta può portare a conseguenze infauste,.
Lo posso dire dopo anni di lavoro one-to-one, a stretto contatto con le persone e loro obiettivi, paure e aspirazioni, aiutandole nel riappropriarsi della propria salute e felicità.
Se siamo sportivi e abbiamo obiettivi di performance, anche in questo caso (o forse ancora di più) bisogna iniziare a conoscere sé stessi sempre meglio. Non basta fare sport per mangiare di più e peggio di prima.
Così arrecherò un danno due volte: prima con lo stress fisico dell’allenamento e poi con quello di una alimentazione scadente. Nel caso della performance sportiva quindi diventa ancora più importante seguire buoni principi di alimentazione e stile di vita.
L’obiettivo ultimo è diventare il medico di sé stesso.
Può sembrare azzardato, ma questa affermazione è frutto di anni di esperienza nel campo della salute, nutrizione, e medicina preventiva. Garantisco che si può arrivare a conoscere sé stessi meglio di chiunque altro.
E proprio questo è il mio obiettivo come professionista della salute, ma anche nella vita.
Parlo di medicina preventiva perché adottare delle misure per vivere più a lungo, cercando la felicità nella salute e sensazioni di benessere duraturo è una guarigione a tutti gli effetti.
Le beta endorfine rilasciate dopo un’attività fisica di qualsiasi genere, meglio se all’aperto, come una pedalata o una corsa, rilasciano sensazioni alla stregua di una droga. Creano una dipendenza positiva dal quel tipo di gesto atletico, che ha effetti neuro-protettivi e potenziativi per l’umore.
Gli sportivi devono conoscere i principi della nutrizione, dell’elaborazione di un programma alimentare, dell’allenamento, del sonno e gestione dello stress, o iniziare a farlo il prima possibile. Le pratiche per accelerare il recupero muscolare e migliorare la performance.
Un primo passo è seguire i professionisti del settore, come nutrizionisti, medici dello sport, bravi allenatori e tutti coloro che ruotano in questo mondo affascinante, e che soprattutto hanno più conoscenze teoriche e pratiche delle nostre.
Anche le piattaforme social offrono nuove possibilità, da Youtube a Instagram, alle newsletter. Si può imparare tantissimo ogni giorni dai contenuti e servizi dei professionisti del settore, e oggi come non mai nel passato.
Siamo nell’era della rivoluzione tecnologica e internet, e se usati sapientemente per i nostri scopi, possono fornire un beneficio radicale per la nostra vita e fare la differenza rispetto alle generazioni passate.
Il mio obiettivo e ruolo è quello di fornire più informazioni scientifiche possibili per diventare padroni della propria salute, performance fisica e mentale. Si può cominciare con l’affidarsi ad un nutrizionista o professionista della salute.
Queste figure però devono solo rappresentare l’incentivo al cambiamento, la meteora che innesca il la rivoluzione e fornisce spunti pratici per i nostri obiettivi.
Una volta creata un’educazione sanitaria con il tempo, compresa la nutrizione in base agli obiettivi, il giusto allenamento, gestione dello stress, corretto recupero etc bisogna diventare sempre più indipendenti con il tempo.
Non bisogna puntare al risultato a breve termine, che sia il dimagrimento o una gara singola.
L’ottenimento dello stato di salute e di nutrizione migliore è una maratona e non uno sprint, per parlare in termini sportivi.
Raggiungere piuttosto un’autonomia ed un’attitudine in questo campo che esulano da tutto e tutti, da applicare sin da subito fino alla fine della nostra esistenza, a lunghissimo raggio.
“Nosce te ipsum”, conosci te stesso, dicevano i Latini.
Per esempio, se vuoi capire quale alimentazione può fare al caso tuo parti sempre dall’obiettivo.
Se voglio aumentare la massa muscolare, allora dovrò creare un surplus calorico, in media di +500 kcal al giorno all’incirca, rispetto al mio metabolismo totale o dispendio energetico giornaliero. Qual è il mio dispendio? si può calcolare. Esistono varie equazioni per calcolare il metabolismo basale (MB), come quella di H. Benedict. Inserendo alcuni dati base (potete farlo anche da internet) come peso, età, sesso, altezza etc avremo la stima del nostro basale tramite una equazione predittiva.
Attenzione però, questo dato non è la vostra spesa totale, ma solo una parte, la preponderante (circa il 60-70%). Per calcolare il totale mi serve capire quante kcal si bruciano con l’attività fisica (trascurando la digestione, che è una spesa di poco conto, circa il 10%).
Se sono una persona sedentaria che si muove da casa a lavoro e viceversa, ma non tanto altro, allora sarà molto vicino anche al totale. Se ho un basale (MB) di 1400 kcal, le mie richieste energetiche saranno intorno alle 1500 kcal.
Se invece punto a perdere peso avrò bisogno di introdurre 1200 kcal circa con il regime alimentare. E oggi è possibile capire le nostre entrate anche grazie alle app di fitness e salute, inserendo tutto quello che mangiamo, per avere un’idea del nostro introito energetico.
Se sono uno sportivo che fa tre volte a settimana palestra per 1 h e 15 min., avrò un dispendio derivante dall’attività intorno alle 600 kcal, che dovrò quindi aggiungere al mio basale: 1400 kcal + 600 kcal = 2000 kcal.
Voglio mettere massa muscolare? Cercherò di introdurre almeno 2500 kcal (+500/die).
Se sono un atleta di endurance invece, si bruciano molte più calorie per sessione di allenamento rispetto alla pesistica od altri sport. In questi casi puntiamo almeno all’adeguatezza calorica, cioè raggiungere il nostro dispendio con la dieta.
Se ho fatto una sessione con spesa di 1000 kcal stimate, quel giorno dovrò consumare circa 2500 kcal per un mantenimento delle funzioni base e un buon recupero (sempre con basale assunto di 1400 kcal).
Anche per calcolare la spesa dell’attività fisica o LAF (livello di attività fisica) ci sono delle formule (indici) facilmente reperibili (digita LAF-LARN su internet e scopri il tuo). Moltiplicando l’indice LAF relativo al mio dispendio per il metabolismo basale (MB) trovo la quota calorica di cui abbisogno:
Se pratico molta attività fisica e sono costante, l’indice sarà di 1,75: 1400 kcal x 1,75 = 2500 kcal circa. Se sono un agonista e le ore settimanali dedicate sono tante, e in più sto preparando delle gare, il LAF sarà 2,10: 1400 kcal x 2,10 = 3000 kcal circa.
Anche orologi smart e app possono dare una stima del proprio dispendio energetico derivante dall’attività fisica praticata.
L’apporto calorico è solo una piccola parte dell’elaborazione di un programma alimentare, o meglio è solo la prima parte. Bisogna poi decidere le proporzioni dei macronutrienti che si vogliono consumare in questo range calorico: carboidrati, grassi e proteine.
Nel mio caso, per esempio, pratico ricariche di carboidrati nei giorni di ciclismo lungo (5-6 ore) i giorni prima dell’impegno sportivo o agonistico, ed anche il giorno stesso, introducendo fino 500 g carboidrati giornalieri: 150 g riso bianco a pranzo e a cena, 80 g porridge al mattino, n.2 frutti, 50 g ciclodestrine in borraccia, barrette e gel durante l’attività ad intervalli regolari etc. Nelle giornate in cui sono più sedentario invece, e sono in ambulatorio con i pazienti/clienti, posso arrivare anche al 30% carb. o al di sotto rispetto all’introito totale energetico giornaliero dalla mia dieta.
La nutrizione va personalizzata e all’inizio è giusto affidarsi a professionisti del settore, ma ciò non significa che non possiamo imparare a gestire con il tempo la nostra salute, allenamento, introito di carboidrati giornaliero, gestione dello stress, integrazione e tutto il resto.
Per diventare padroni della propria salute e medici di noi stessi.
Sovranità sanitaria, alimentare e sportiva.
Con questo intendo rivoluzione della salute.
Con l’aderenza ad uno stile di vita che imita quello dei nostri antenati (mima-natura).
La naturale prosecuzione è il biohacking, e ne parleremo nelle prossime lettere.
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