Non riusciamo a controllare il pensiero.
Ci facciamo trasportare dal flusso di pensieri.
L’entropia prende il sopravvento, e seguiamo la routine a cui siamo abituati.
È vero, siamo ciò che facciamo, la somma delle nostre abitudini.
E di ciò che mangiamo (per la salute).
Tuttavia, alla base di tutto c’è il pensiero.
Siamo ciò che pensiamo.
Cogito ergo sum, diceva Cartesio.
Infatti, la somma dei nostri pensieri e idee determina le azioni, le abitudini e la direzione che prendiamo nella vita.
L’area cerebrale più recente, che ci rende diversi dalle altre specie, è la corteccia prefrontale, deputata alle decisioni, consapevolezza e progettazione.
Grazie a questa area possiamo creare: nuove scoperte, arte, poesia e politica. E cosa accade quando non riusciamo più a controllare i pensieri, a dargli ordine e direzione?
Nella società odierna, siamo bombardati da stimoli che rubano la nostra attenzione e minano la capacità di pensare criticamente.
La frammentazione della nostra concentrazione, causata dalle continue interruzioni, impedisce pause per riflettere e ascoltare i nostri pensieri.
Viviamo una vita passiva, omologata, scandita da routine.
Quanta energia perdiamo senza fermarci?
Basterebbe sedersi ogni tanto, senza far nulla, e lasciare spazio alla noia.
Abbiamo già esplorato l’importanza dello slow living e delle pause (qui l’articolo)
I vuoti nella giornata servono per creare nuove connessioni mentali e ispirazioni.
Solo nel silenzio ci rendiamo conto del flusso ininterrotto di pensieri, che ci spinge a distrarci, come prendere il cellulare per controllare i social.
Siamo ciò che pensiamo: il potere del pensiero
L’arte del pensiero è essenziale.
Quello che pensiamo influenza tutto.
E’ il nostro filtro sulla realtà, che ognuno interpreta in modo unico.
Il nostro modo di pensare è influenzato da ciò che ci circonda: la società, la famiglia, gli amici.
Per sviluppare un pensiero critico serve tempo, silenzio e concentrazione.
Diventiamo ciò che pensiamo.
Le nostre azioni, abitudini e comportamenti sono il riflesso della nostra mente e del modo in cui l’abbiamo plasmata. Il pensiero influenza la nostra espressione, il linguaggio del corpo e la comunicazione verbale (e non verbale).
Investire tempo nei propri pensieri ha un impatto su ogni aspetto della vita: salute, relazioni, denaro e molto ancora.
Possiamo persino influenzare gli altri, essere persuasivi e ottenere ciò che vogliamo, se impariamo a usare il pensiero.
Un tipo di pensiero in particolare.
Il pensiero unico.
Una tipologia di attività che richiede di mantenere alta l’attenzione su un unico obiettivo. Concentrarsi su un solo aspetto è un’arte assai difficile.
La mente tende a vagare, e le distrazioni emergono prima o poi.
Tuttavia, con il giusto allenamento, possiamo imparare a governare il pensiero, e smettere di esserne governati.
La vita attiva o vita activa secondo l’autore tedesco Junger consiste nel prendere decisioni e agire in base ai propri valori e obiettivi, stabiliti a priori.
Per sviluppare il pensiero unico sono necessari tre elementi fondamentali:
- Concentrazione energetica
- Respirazione
- Meditazione
Il fluido energetico come motore della vita
La concentrazione energetica deriva dalla respirazione e dalla meditazione.
Imparando a respirare correttamente e a meditare, possiamo raccogliere l’energia vitale (o fluido) e canalizzarla nei punti energetici del corpo.
Anche l’esposizione al sole può ricaricare questa energia, oltre al cibo vero (sano, naturale).
Il fluido si consuma facilmente con lo stress, le malattie croniche, l’attività fisica eccessiva e una dieta scadente.
Lo stress drena l’energia. È per questo che molti di noi si sentono stanchi, pigri o apatici.
Gli antichi yogi e monaci, attraverso lunghe sessioni di meditazione e respirazione, erano maestri nella concentrazione del pensiero.
Anche oggi ci sono luoghi, soprattutto in Oriente, dove si può vivere come monaci, seguendo il cammino della meditazione e della respirazione per sviluppare il pensiero unico. Questi maestri riuscivano a raggiungere i loro obiettivi concentrando tutta l’energia accumulata in un unico pensiero, persino comunicando telepaticamente o influenzando le abitudini altrui.
Durante le mie sessioni con i pazienti, ho sperimentato questa tecnica di concentrazione del pensiero. Il semplice contatto fisico, unito a un pensiero mirato, ha un potere incredibile, soprattutto se la persona è aperta al cambiamento.
Pensate, ad esempio, all’ipnosi e alla catalessi, tecniche con cui si riesce a indurre cambiamenti profondi nelle persone, grazie alla fiducia che ripongono nel terapeuta.
Questo ci mostra quanto poco consideriamo il potere del nostro pensiero.
La paura genera debolezza, mentre la speranza crea forza.
Attenzione, però, all’ottimismo.
Essere ottimisti non è positivo: le aspettative possono generare ansia.
Non dobbiamo confondere la speranza con l’ottimismo. Quest’ultimo riflette la mentalità della prestazione, del just do it e del no pain, no gain, una visione ossessiva che spesso porta a delusioni.
La speranza, invece, ci avvicina al piacere della vita e ci unisce come esseri umani.
Investire nel proprio pensiero è fondamentale.
Un modo per farlo è attraverso la meditazione vipassana, che aiuta a sviluppare il pensiero unico. Concentrandoci su un singolo aspetto, come il respiro o un suono, liberiamo la mente.
Questo ci consente di essere più concentrati e produttivi in tutto ciò che facciamo.
La tecnica del pensiero unico
Anche Blaise Pascal riconosceva l’importanza del pensiero. Tratto dal suo libro Pensieri:
“L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quand’anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di chi lo uccide, dal momento che egli sa di morire e il vantaggio che l’universo ha su di lui; l’universo non sa nulla. Tutta la nostra dignità sta dunque nel pensiero. È in virtù di esso che dobbiamo elevarci, e non nello spazio e nella durata che non sapremmo riempire. Lavoriamo dunque a ben pensare: ecco il principio della morale”.
Tutta la nostra dignità sta nel pensiero.
Il mondo si cambia con l’azione, è vero, e non con l’opinione secondo Coelho.
Ma prima di ogni azione c’è un pensiero. Un pensiero raffinato e ben sviluppato nel tempo.
Perché, come nutrizionista e professionista della salute, parlo di pensiero?
Perché le scelte che facciamo in ambito di nutrizione e salute dipendono dal nostro stato mentale, dalla nostra capacità di pensare in modo chiaro e lucido.
Sembra fantascienza, ma ho sperimentato personalmente il potere del pensiero concentrato nei miei pazienti. Durante alcune sessioni, con un semplice tocco su una spalla o un braccio, ho trasmesso la mia intenzione, il pensiero che volevo far emergere.
L’energia e il pensiero si trasferiscono solo se l’altra persona è aperta al cambiamento e si fida di noi. In questo modo, il pensiero unico diventa un potente supporto alle tecniche tradizionali, come dieta e allenamento.
Se sembra incredibile, pensate all’ipnosi e alla catalessi, tecniche che consentono di guidare le azioni di una persona attraverso il pensiero.
Purtroppo, l’uso improprio di queste tecniche può avere gravi conseguenze, come nel recente caso di uno psicologo arrestato per aver abusato del suo potere ipnotico.
Fermati ogni tanto. Siediti, chiudi gli occhi e ascolta il respiro, anche solo per cinque minuti al giorno.
Molti dicono di non avere tempo per questo. Ma è lo stesso che dicono per fare una spesa sana o cucinare cibi di qualità. Se impariamo a fermarci e concentrarci, apriamo le porte a un nuovo mondo, fatto di energia, magnetismo e attrazione.
Il pensiero unico può essere usato su te stesso e sugli altri, per influenzare positivamente il mondo che ti circonda. Ma prima serve esercizio: meditazione, respirazione, esposizione al sole e una dieta equilibrata.
Solo quando ci si è esercitati nella meditazione, respirazione, ed accumulazione energetica, grazie alle prime due e al sole, oltre al cibo sano, siamo pronti per usare il pensiero unico, ed entrare nel mondo metafisico delle idee.
Impariamo a pensare.
Pensieri raffinati producono azioni esemplari.
Diventiamo uomini e donne forti, non solo nel fisico, ma nella mente.
La visione governa le abitudini.
Scegli cosa pensare.
Medita. Respira. Fermati e rifletti.
Concentrati sul pensiero unico.
Ecco cosa ricordare da questa lettera:
- Siamo ciò che pensiamo: I nostri pensieri plasmano le nostre azioni, abitudini e la realtà che viviamo.
- Il pensiero unico: Concentrarsi su un unico obiettivo, aspetto e pensiero è essenziale per ottenere ciò che vuoi. Quest’arte richiede allenamento, respirazione, meditazione e consapevolezza.
- Energia e stress: Gestire lo stress è fondamentale per preservare l’energia mentale e fisica.
- Meditazione e respirazione: Pratiche come la meditazione vipassana aiutano a liberare la mente e a sviluppare il pensiero critico.
- Influenza del pensiero: Il pensiero può influenzare non solo noi stessi, ma anche gli altri, creando un impatto positivo nel mondo.
- Fermati e rifletti: Investi tempo per ascoltare i tuoi pensieri. La chiarezza mentale migliora la qualità delle decisioni e della vita.
Buon weekend dal tuo doc.
Dott. Samuele Valentini